Paliano - Città Fortezza Palazzo Ducale

Italiano
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Nel 1620 Filippo I Colonna avvia la costruzione del Palazzo di Famiglia a ridosso della Chiesa di S. Andrea, in un tratto di terreno adibito ad orto, cedutogli dal Capitolo della Collegiata. L'edificio, praticamente un monoblocco austero perpendicolare al lato sinistro della Chiesa, viene ampliato negli anni 1664-66 dal figlio di Filippo, il Cardinale Gerolamo, con l'aggiunta di un'altra ala e trasformato in dimora aperta verso la vallata con un bellissimo cortile, porticato nei due lati corti, così come lo vediamo oggi. Per il suo intervento edilizio, Gerolamo si avvalse dell'architetto di famiglia, Antonio Del Grande (1625-1671) che, in accordo al suo stile, fece uso di materiali “poveri”, come il peperino, per connotare, anche da un punto di vista cromatico, gli elementi compositivi. Il Palazzo si è arricchito, negli anni, di opere d'arte e arredi preziosi trasferiti da altri luoghi. Interessante la Sala delle Armi, in cui sono conservati trofei di guerra tolti ai Turchi a Lepanto, armi antiche e ritratti di personaggi vari. Nei saloni del piano nobile, oltre ai dipinti di artisti italiani e spagnoli del XVII e XVIII secolo, si conserva un ritratto di Marcantonio Colonna di Scipione Pulzone e uno di Papa Martino V da ritenersi copia del Pisanello.
Nella cripta sotterranea, con accesso dal cortile, sono sepolti tutti i componenti della Famiglia Colonna, da Fabrizio, morto nel 1520 a Don Aspreno, morto nel 1987. Sopra l'altare della Cappella funebre, è collocata la Resurrezione di Cristo e dei membri di Casa Colonna, copia di Pietro da Cortona.
English
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In 1620 Filippo I Colonna began construction of the family palace adjacent to the Church of Sant’Andrea, on a plot of land previously used as a garden and granted to him by the Chapter of the Collegiate Church. The building, essentially a severe monolithic structure perpendicular to the left side of the church, was expanded between 1664 and 1666 by Filippo’s son, Cardinal Girolamo, with the addition of another wing. It was transformed into a residence opening onto the valley, featuring a beautiful courtyard with arcades on the two short sides, just as we see it today. For this architectural project Girolamo enlisted the family architect, Antonio Del Grande (1625–1671), who, consistent with his style, used “humble” materials such as peperino stone to define the architectural elements, also giving them a distinctive chromatic character.
Over the years, the palace has been enriched with artworks and precious furnishings brought from other locations. Of particular interest is the Hall of Arms which houses war trophies seized from the Turks at Lepanto, ancient weapons, and portraits of various historical figures. In the grand halls of the main floor, in addition to paintings by Italian and Spanish artists from the 17th and 18th centuries, there is a portrait of Marcantonio Colonna by Scipione Pulzone, and one of Pope Martin V, believed to be a copy of a work by Pisanello. All members of the Colonna family, from Fabrizio who died in 1520 to Don Aspreno who passed away in 1987, are buried in the underground crypt, accessible from the courtyard. Above the altar in the funeral chapel is a painting of the Resurrection of Christ and the Members of the Colonna Family, a copy of a work by Pietro da Cortona.