Paliano - Città Fortezza Collegiata di Sant'Andrea Apostolo

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Fu costruita nel XVI secolo, per volere dei Colonna, su un edificio preesistente dedicato al Patrono, con una cripta privata per la famiglia committente. La Chiesa venne ampliata e trasformata in un seicentesco pantheon da Filippo I, con la realizzazione della Cappella Ducale, in collegamento con l'adiacente Palazzo e della Cappella di Zancati. Tra il 1644 e il 1666, durante l'epoca del Cardinale Girolamo, l'edificio subì, anche se nel rispetto e nella valorizzazione del preesistente, una completa rielaborazione progettuale ad opera dell'architetto Antonio Del Grande.

Nel corso dei secoli successivi, soprattutto negli anni '30 del '900, la Chiesa è stata oggetto di numerosi interventi di rifacimento e consolidamento, che ne hanno alterato in parte l'aspetto originale. L'interno a pianta basilicale, diviso in tre navate, conserva tuttavia alcune interessanti opere d'arte che coprono un periodo che va dalla prima metà del '600 alla fine del '700. Al centro dell'abside in alto, sovrastante il coro ligneo, vi è lo straordinario dipinto ovale con il Martirio di S. Andrea, opera di Tommaso Conca (1734-1822), nipote del più famoso Sebastiano. L'opera fu commissionata, nel 1789, dal prevosto dell'epoca, un certo Trovalusci. Nell'ultimo altare della navata sinistra la tela Gesù bambino appare a S. Antonio da Padova, a S. Antonio Abate e a S. Francesco di Paola, opera di Stefano Pozzi (1699-1768) uno degli artisti privilegiati dai Colonna. Lungo la navata destra si può ammirare Il martirio di S. Caterina di Alessandria di Nicolò Ricciolini (1678-1763). Il dipinto fu commissionato nel 1760, in occasione dei festeggiamenti per la nascita di Filippo III Colonna. Nella cappella della navata destra è collocato un affresco con l'immagine della Madonna di Zancati, rinvenuto l'8 settembre del 1630 in una grotta scavata nella pozzolana. L'opera è stata attribuita, di recente, al pittore Petrus (un monaco o converso benedettino) artista di formazione tardogotica di scuola marchigiana, attivo nell'area di Subiaco nella seconda metà del '400. Le lunette laterali, sotto il lucernario della Cappella di Zancati, accolgono due dipinti raffiguranti La fuga in Egitto e Il Sogno di Giuseppe, attribuiti al pittore reatino Vincenzo Manenti (1600-1674). Nel secondo altare della navata destra, è collocata una tela che la tradizione orale attribuisce al Caravaggio. Si tratta del Noli me tangere, opera di pittore ignoto della metà del XVII secolo, forse allievo del Guercino.

Degni di nota anche il terzo altare della navata destra, dedicato alla Confraternita del Gonfalone, realizzato con pregevoli marmi e con la bella figura del crocifisso ligneo risalente al XVII secolo, e la copertura della navata centrale, con soffitto di legno decorato con pitture a finto rilievo, opera di gusto barocco. È del 1727 l'installazione del pregevole organo, opera di Cesare Catarinozzi di Affile, posto sul ballatoio, nella controparete della facciata principale.

English
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It was built in the 16th century at the behest of the Colonna family on the site of a pre-existing building dedicated to the town’s Patron Saint and included a private crypt for the commissioning family. The church was later expanded and transformed into a 17th-century pantheon by Filippo I, who added the Ducal Chapel, connected to the adjacent palace, and the Chapel of Zancati. Between 1644 and 1666, during the time of Cardinal Girolamo, the structure underwent a complete architectural redesign by Antonio Del Grande, within full respect for the pre-existing building, and enhancement of the original layout.

Over the following centuries, particularly during the 1930s, the church was subjected to several restoration and reinforcement interventions, which partially altered its original appearance. The basilica-style interior, divided into three naves, still preserves several remarkable artworks dating from the early 1600s to the late 1700s. In the upper center of the apse, above the wooden choir stalls, is the extraordinary oval painting,The Martyrdom of St. Andrew by Tommaso Conca (1734–1822), nephew of the more famous Sebastiano Conca. The work was commissioned in 1789 by the provost at that time, a certain Trovalusci. On the last altar of the left nave is the canvas, The Child Jesus Appears to St. Anthony of Padua, St. Anthony the Abbot, and St. Francis of Paola, a work by Stefano Pozzi (1699–1768), one of the Colonna family's favored artists. Along the right nave, one can admire The Martyrdom of St. Catherine of Alexandria by Nicolò Ricciolini (1678–1763), commissioned in 1760 on the occasion of the birth of Filippo III Colonna. In the chapel of the right nave is a fresco of the Madonna of Zancati, discovered on 8 September 1630, in a grotto carved into the pozzolana rock. The work has recently been attributed to the painter Petrus, a Benedictine monk or lay brother of late Gothic training of the Marche school, active in the Subiaco area in the second half of the 15th century. The side lunettes beneath the skylight in the Zancati Chapel feature two paintings, The Flight into Egypt and The Dream of Joseph, attributed to the painter from Rieti, Vincenzo Manenti (1600–1674). On the second altar of the right nave, there is a painting traditionally attributed as per hearsay tradition to Caravaggio. It is Noli me tangere, a work by an unknown mid-17th-century painter, possibly a pupil of Guercino.

Also noteworthy are the third altar on the right nave, dedicated to the Confraternity of the Banner, adorned with fine marble and a beautiful wooden crucifix dating to the 17th century, as well as the central nave’s ceiling, decorated with painted faux-relief in baroque style. The fine pipe organ, crafted by Cesare Catarinozzi of Affile, was installed in 1727 on the choir loft located on the counter-façade of the main entrance.