Opere pubbliche: finanziamenti per 2,5 milioni di euro
Per via Fontana del Diavolo e via Giacomo Lisia
Il Comune di Paliano ha ufficialmente ottenuto due nuovi finanziamenti da parte del Ministero dell'Interno per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, stanziati nell'ambito della finanziaria 2019, per una cifra complessiva di circa 2,5 milioni di euro.
Nel dettaglio, alla città di Paliano sono stati assegnati 1,5 milioni di euro per Via Fontana del Diavolo e 980mila euro per Viale Giacomo Lisia da investire in interventi di ripristino di strutture e infrastrutture danneggiate da dissesto idrogeologico e attività preventive per l'aumento della resilienza del territorio rispetto al rischio idraulico e di frana.
«Dopo la sistemazione del grande movimento franoso che ha interessato la zona di Santa Maria di Pugliano – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieri – abbiamo ottenuto dal Governo due nuovi ingenti finanziamenti che ci permetteranno di risolvere in maniera definitiva importanti criticità legate al fenomeno del dissesto idrogeologico presenti sul nostro territorio. Nonostante il
periodo di profonda crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso da più di un anno, la nostra amministrazione continua a lavorare con dedizione e attenzione al reperimento di fondi da destinare alle opere pubbliche, in special modo quelle che interessano nel concreto la sicurezza dei cittadini e del patrimonio pubblico e privato».
«Queste nuove risorse – è stato il commento dell'Assessore alle Opere Pubbliche, Federico Fiore – saranno fondamentali per il recupero e la messa in sicurezza di due importanti zone del nostro territorio, Via Fontana del Diavolo e Viale Giacomo Lisia, ripristinando i danni causati dal dissesto idrogeologico e
ponendo in essere degli interventi preventivi imprescindibili per evitare in futuro il rischio di nuovi movimenti franosi. L'impegno congiunto di amministratori e tecnici comunali ha garantito, ancora una volta, l'accesso a dei fondi straordinari da mettere al servizio dei bisogni della comunità».