Una borsa di studio a nome di Willy
"Cultura e istruzione sono l’unico antidoto alla violenza"
“Una borsa per Willy. La cultura contro la violenza”, è il nome della borsa di studio che martedì 20 ottobre è stata consegnata dall'UNIT, Università degli studi internazionali di Roma, ad una studente di origini capoverdiane. Presente alla cerimonia il Sindaco di Paliano Domenico Alfieri, insieme alle rappresentanze dei comuni di Artena e Colleferro, comuni coinvolti nel tragico avvenimento, a Jorge José de Figueiredo Goncalves, ambasciatore della Repubblica di Capo Verde e collegato in streaming l'assessore laziale a Lavoro, formazione e scuola, Claudio Di Berardino.
«Questa cerimonia ci permette ancora una volta di ricordare il nostro caro Willy – ha dichiarato il Sindaco Alfieri - di riflettere sull’accaduto e soprattutto su quello che possiamo fare affinché non accada mai più una così grande atrocità. Questa iniziativa infatti ci aiuta a rimarcare la rilevanza che la cultura può avere nella vita sociale di ciascuno di noi. Un’adeguata preparazione educativa può convogliare i giovani verso i sani valori della vita. Da qui il serio impegno che occorre mettere in campo per contrastare e prevenire qualsiasi forma di violenza, in cui si colloca il ruolo cruciale del sistema educativo. Le scuole insieme alle famiglie e alle Istituzioni sono lo strumento più efficace per veicolare i valori di mutua solidarietà e l’accettazione della differenza che ormai rappresenta l’identità di ogni società, e per promuovere relazioni basate sul rispetto tra le cittadine e i cittadini di domani. Cultura e istruzione sono l’unico antidoto alla violenza».
Francisco Matte Bon, rettore dell’università: «Ringrazio il Sindaco Domenico Alfieri per la generosa partecipazione martedì alla cerimonia "Una borsa per Willy. La cultura contro la violenza". Speriamo fermamente che questo piccolo gesto da parte del nostro Ateneo possa contribuire a migliorare la percezione che si ha delle cose affinché tragedie come quella che ha colpito Willy e la sua famiglia non accadano più»