Acqua pubblica: il Consiglio Comunale delibera in favore dei comitati

Il Comune a fianco dei comitati per sollecitare la Giunta e il Presidente della Regione Lazio ad attuare la legge di iniziativa popolare n. 5 del 4 aprile 2016 sulla “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”

Nei lavori dell’ultimo consiglio comunale, il Comune di Paliano ha inserito tra i punti all’ordine del giorno la richiesta pervenuta dal Comitato provinciale acqua pubblica di Frosinone che – nell’ambito della campagna “H2Ora - Acqua pubblica nel Lazio” promossa dal Form italiano dei Movimenti per l’Acqua –  invitava l’Ente ad approvare una mozione per sollecitare la Giunta e il Presidente della Regione Lazio ad attuare la legge di iniziativa popolare n. 5 del 4 aprile 2016 sulla “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.

La legge in questione prevede l’istituzione degli Ambiti di Bacino Idrografico e dispone la Convenzione di Cooperazione Tipo per il governo dei medesimi: un provvedimento concreto, quindi, per la ripubblicizzazione del servizio idrico, attraverso una formula di collaborazione intercomunale in grado di garantire un servizio di qualità a un costo più basso.

«L’assise comunale – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieriha approvato la proposta per ribadire il principio che l’acqua pubblica è un bene essenziale e insostituibile per la collettività e un diritto inviolabile dell’individuo. Confidiamo che, così come richiesto nella mozione, la Regione ponga in essere al più presto, nelle more della definizione del nuovo assetto del servizio idrico integrato sul territorio regionale, ogni possibile azione in grado di impedire il passaggio forzato degli impianti dei Comuni ai gestori del servizio sulla base della previgente normativa e si impegni a cessare gli affidamenti e le concessioni non conformi con la normativa europea».

«La Corte Costituzionale – il commento del consigliere con delega all’Ambiente, Ugo Germanòha stabilito di recente, con una sentenza del luglio scorso,  che gli Ambiti Territoriali Ottimali devono essere definiti con un semplice atto amministrativo e non attraverso una Legge Regionale. Ecco allora che il cammino verso questa nuova fase di gestione dei servizi idrici si fa più agevole: da parte nostra resta alta l’attenzione verso un tema di importanza capitale per la vita di migliaia di cittadini».