L'amministrazione comunale contro la violenza sulle donne

Diverse iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica

Dal 1999 l’Assemblea Generale della Nazioni Unite dedica il 25 novembre alla “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. Oggi come non mai, questa data acquista un significato importante ed emblematico. I fatti di cronaca che vedono infatti le donne vittime di violenza sono quotidiani, i numeri sul femminicidio agghiaccianti: quasi sette milioni di donne hanno subìto qualche forma di abuso nel corso della loro vita, violenze domestiche, stalking, stupri, insulti verbali.

Il sindaco Domenico Alfieri ha dichiarato: «Il femminicidio è un reato che, oltre a interventi di tipo giudiziario, richiede, paradossalmente, una risposta culturale ed educativa. In molti casi, infatti, la violenza su una donna, con cui spesso si hanno legami di tipo affettivo, nasce dalla volontà di sottomissione, di sottrarre indipendenza e libertà al partner. È dunque necessaria la certezza della pena, ma anche imprescindibile puntare su un lavoro di informazione civile che possa mettere al centro il valore dell'identità di ogni persona, una sana relazione tra uomini e donne, il rispetto di ogni differenza».

«La violenza sulle donne – il commento del vicesindaco Valentina Adiutori – è purtroppo un fenomeno trasversale, che non ha tempo, età o appartenenza a un determinato ceto sociale. Al di là dello sdegno su ogni forma di violenza, ciò che dobbiamo combattere è la cultura degli stereotipi. Su questo punto la nostra amministrazione ha organizzato tante iniziative che hanno lo scopo di creare socializzazione, dialogo e confronto, come il gruppo di lettura nella biblioteca comunale incentrato sulle “storie di donne” raccontate nel libro di Dacia Maraini “L’amore rubato”. Sabato 25 novembre, inoltre, sarà presentato il libro “Santa Maria Goretti. Gli anni della scuola di santità” di fratel Dino De Carolis, dedicato alla memoria della Santa bambina che morì nel tentativo di difendersi da un tentativo di stupro. Momenti di riflessione ideati nell’auspicio di un netto cambio di tendenza, per diffondere una cultura della non violenza e del rispetto della persona a prescindere dal genere».

«“Prevenzione” e “coraggio” devono essere le parole d’ordine contro il femminicidio e la violenza sulle donne. Per prevenire è necessario informare, educare alla non violenza i bambini col nostro esempio, a casa come nelle scuole. E poi il coraggio di denunciare, anziché lasciare spazio a paura e rassegnazione. Un fenomeno questo, comune a moltissime donne, spesso lavoratrici, perché anche la discriminazione di genere sul posto di lavoro è una forma di violenza: differenze salariali e occupazionali, dimissioni in bianco, lavoro nero, mobbing, licenziamento per dolce attesa. Da qui la necessità dell’intervento delle istituzioni che, grazie a leggi specifiche, garantiscano una concreta cultura dell’uguaglianza». Questa la dichiarazione di Emanuela Pizzale, consigliere con delega alle Pari Opportunità.

Altra iniziativa che coinvolgerà le scuole è “Educare all’amore al rispetto del prossimo”, un progetto ideato dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Scolastiche del comune di Paliano,  per favorire una campagna di prevenzione e sensibilizzazione sul tema della violenza, partendo dal mondo della scuola. Il progetto vuole trasmettere ai giovani, i valori dell’uguaglianza e quindi delle  pari opportunità, dell’inclusione e dell’integrazione sociale, di cui la  responsabilità verso sé stessi e gli altri rappresenta una imprescindibile premessa. Partirà a gennaio e coinvolgerà le seconde classi della scuola secondaria di primo grado, dell’Istituto comprensivo di Paliano. Il programma delle attività, verrà seguito dall’associazione “Officine Psicologiche” e nello specifico dalla dott.ssa Enrica Cellitti, e consisterà in 5 incontri durante i quali verranno affrontati i diversi aspetti di questa problematica. Verrà privilegiato il lavoro di gruppo: ognuno si mette in gioco con i propri pensieri e le proprie emozioni perché tutti insieme, si possano riconoscere stereotipi e convinzioni culturali errate che alimentano tacitamente la violenza. Informarsi e approfondire, esprimere e ascoltare, decostruire e reagire: su queste coordinate l’azione educativa trova il binario preferenziale capace di accompagnare gli studenti a prendere consapevolezza e ad attivarsi nel proprio quotidiano, individualmente o collettivamente.

«L’obiettivo - spiega l’assessore alle Politiche sociali Eleonora Campoli- è quello di creare una forte sinergia tra associazioni, istituzioni e scuola per arginare e prevenire fenomeni di violenza: violenza di genere, cyber bullismo, ecc. In quest’ottica il comune di Paliano ha predisposto l’attivazione di uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie e ai ragazzi, che avrà luogo a scuola e che coadiuverà il lavoro delicato degli insegnanti e degli operatori sociali.  Dunque, forte è il concetto di rete e collaborazione tra realtà, in quanto la campagna sarà estesa e pubblicizzata a tutta la comunità . Un ringraziamento particolare, all’associazione “Officine Psicologiche” e all’Istituto comprensivo che ha accolto, con favore entrambi i progetti».