Faccia a faccia con Piergiorgio Paterlini

Il rapporto tra il male e la gioventù nell'incontro pubblico con l'autore di "Bambinate" (Einaudi)

Ieri, 6 febbraio, presso il Teatro Comunale Esperia, si è tenuto il secondo appuntamento del ciclo di incontri letterari targati Einaudi, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura nell’ambito del progetto Paliano “Città della Cultura” della Regione Lazio 2018: ospite della serata, lo scrittore Piergiorgio Paterlini, che ha presentato alla cittadinanza il suo ultimo romanzo, “Bambinate”.

Scrittore e giornalista, fondatore con Michele Serra e Andrea Aloi di “Cuore”, penna de “La Repubblica” e “L’Espresso”, Piergiorgio Paterlini affronta nel suo libro il tema del male e del suo rapporto col mondo preadolescenziale, attraverso la storia di alcuni bambini che – macchiatisi di un grave gesto di violenza – si ritrovano ad affrontarne le conseguenze nell’età adulta, uscendone tutti sconfitti. Un romanzo asciutto e teso, da leggere e indagare su più livelli, che porta a galla in tutta la sua crudezza uno degli aspetti più oscuri e inquietanti della giovinezza: la capacità di praticare il male, con feroce consapevolezza, senza sensi di colpa o vergogna.

«Questo incontro – il commento di apertura del vicesindaco Valentina Adiutorirappresenta per noi un grande onore, perché Piergiorgio Paterlini, oltre a essere una persona squisita e disponibilissima, è un autore dal profilo invidiabile, non solo per la sua attività di scrittore, ma anche per i contributi resi al giornalismo, al teatro, alla radio e alla televisione. “Bambinate” ci costringe con forza a riflettere su aspetti con i quali i ragazzi si confrontano ogni giorno: brutalità, prevaricazione, assenza di esempi positivi. Non è un caso che questo appuntamento cada proprio alla vigilia della giornata contro il bullismo: l’intento è quello di fornire un’occasione di dialogo che possa aiutare tutti noi a prendere coscienza di quanto è importante una cultura dell’ascolto reciproco tra adulti e ragazzi, per scongiurare la violenza che affligge il nostro quotidiano».

Di fronte a un pubblico attento, incalzato dagli interventi della responsabile della biblioteca comunale, Gabriella Mariani, della professoressa Cristiana Testa e della dottoressa Viviana Minori, l’autore ha approfondito la genesi del romanzo, i suoi riferimenti letterari, il lavoro condotto negli anni per costruire personaggi dalla psicologia complessa, afflitti da drammi irrisolti, destinati da una colpa antica a vedersi negata ogni forma di redenzione. Personaggi negativi, che non riescono o non vogliono fare i conti col passato, né tantomeno col presente: ragazzini violenti diventati uomini rancorosi, cresciuti in un contesto purtroppo ancora attuale, in cui la cui malignità è declassata a una regola banale, una semplice “bambinata”.