Isituto Alberghiero: servito il pranzo di fine anno!

Festeggiato con un ricco menù la chiusura del primo anno di attività didattica della sezione palianese dell'Istituto "M. Buonarroti"

Oggi, lunedì 29 maggio, si è tenuto il pranzo di fine anno della sede di Paliano dell’Istituto Alberghiero “M. Buonarroti”: gli studenti e gli insegnanti hanno accolto gli ospiti con un aperitivo in giardino e un menù di alto livello, realizzato sotto la guida dello chef Antonio Brancato con l’utilizzo delle verdure – rigorosamente a “Km 0” – dell’orto biologico curato dai ragazzi “speciali” e dal prof. Bevilacqua negli spazi verdi della scuola.

Il dirigente scolastico, dott. Fabio Giona, ha fatto gli onori di casa, salutando le famiglie degli studenti e le autorità: «Complimenti ai ragazzi per il lavoro svolto in questo primo anno di studio e un sentito ringraziamento all’amministrazione comunale per aver collaborato a instaurare quella sinergia necessaria con la scuola di cui tutti noi possiamo oggi apprezzare i benefici».

Un intervento, quello del dott. Giona, in cui ha avuto spazio anche un pensiero per il suo predecessore, la prof.ssa Patrizia Bottari, persona-chiave nell’apertura della sede palianese dell’Istituto e che, anche se impossibilitata ad essere presente, non ha mancato di far arrivare i suoi personali auguri ai ragazzi.

«La presenza di un istituto di istruzione superiore – ha dichiarato il sindaco Domenico Alfieriè una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle potenzialità del nostro territorio, e questo vale soprattutto in prospettiva, perché un progetto serio di crescita non può ignorare le nuove generazioni. Ci siamo impegnati per questa storica conquista e continueremo a lavorare duro per rafforzare la struttura di San Procolo e intercettare i bisogni formativi dei ragazzi non solo di Paliano, ma dell’intero comprensorio».

L’iniziativa si è conclusa con la consegna ai ragazzi degli attestati di merito da parte del dirigente e del sindaco, e col saluto dell’assessore alle Politiche scolastiche,  Eleonora Campoli: «Questa prima classe si è rivelata essere un luogo didattico d’eccellenza e un costante laboratorio d’inclusione: uno spazio in cui coltivare non solo lo studio, ma anche e soprattutto valori fondamentali quali accoglienza e integrazione. Dal confronto con realtà diverse, e seguiti da vicino da docenti preparati, i ragazzi hanno potuto acquisire un invidiabile bagaglio di conoscenze e manualità».